Palazzo Corsini
Situato graziosamente lungo le pittoresche sponde del fiume Arno, il magnifico Palazzo Corsini si erge come un esempio brillante dell’architettura barocca italiana. In un contesto di strutture tradizionali rinascimentali e gotiche, questo opulento edificio color giallo dorato sfoggia una distintiva terrazza del XVIII secolo adornata con una balaustra impreziosita da statue, figurine e vasi di terracotta.
Questo elaborato schema decorativo crea un effetto sorprendente e drammatico, caratteristico dell’era barocca. Nella sua composizione, il palazzo estremamente grande evoca esempi romani come il Palazzo Barberini.
La grandezza e la bellezza del Palazzo che si ammirano oggi sono il risultato di cinquant’anni di sforzi e perseveranza di due uomini Corsini – Bartolommeo Corsini e suo figlio, che furono anche responsabili dell’ampliamento del palazzo verso il Ponte Santa Trinita.
Il progetto coinvolse la maggior parte dei principali architetti dell’epoca: Alfonso Parigi il giovane, Pietro Tacca, Pier Francesco Silvani e Antonio Maria Ferri. L’edificio è attualmente di proprietà dei discendenti Corsini, Miari Fulcis e Sanminiatelli. I giardini sono aperti al pubblico per eventi speciali nel fine settimana.
La grandezza e la bellezza che gli ammiratori lodano oggi sono i frutti di mezzo secolo di dedizione e perseveranza di due generazioni della famiglia Corsini—Bartolommeo Corsini e suo figlio, che hanno anche guidato l’espansione del palazzo verso il Ponte Santa Trinita.
Il progetto ha richiesto l’esperienza di rinomati architetti dell’epoca, tra cui Alfonso Parigi il giovane, Pietro Tacca, Pier Francesco Silvani e Antonio Maria Ferri. Attualmente, i discendenti Corsini, Miari Fulcis e Sanminiatelli, possiedono con orgoglio questa meraviglia architettonica.
Il giardino formale, aperto al pubblico esclusivamente durante eventi speciali nel fine settimana, fu originariamente progettato per il Duca Cosimo I nel 1541 ed era un tempo considerato l’apice dell’eccellenza del giardinaggio rinascimentale.