Cappella Brancacci Firenze

Cappella Brancacci Firenze

Le affreschi della Cappella Brancacci sono uno dei monumenti più significativi dell’arte italiana del XV secolo. Furono studiati ed ammirati da artisti famosi come Botticelli, Leonardo e Michelangelo.

Nel 1422, Felice Brancacci dichiarò nel suo testamento che la sua famiglia aveva dipinto affreschi nella cappella di Santa Maria del Carmine fin dal XIV secolo, di cui erano proprietari da lungo tempo. Masolino e Masaccio iniziarono gli affreschi, lavorando dal 1423 al 1428.

Dopo la morte di Masaccio, Masolino continuò da solo, ma gli affreschi erano ancora incompleti quando, nel 1436, Felice Brancacci fu bandito da Firenze come oppositore dei Medici: gli affreschi nella Cappella furono infine completati da Filippino Lippi tra il 1480 e il 1485. Filippino Lippi fu incaricato dalla famiglia Brancacci di continuare gli affreschi, ed è stato lui a completarli effettivamente. Riuscì a portare a termine l’opera grazie alla sua maestria nella pittura a fresco e alla sua esperienza con il lavoro di Masolino.

La chiesa fu quasi completamente distrutta da un incendio nel 1771, ma gli affreschi nella Cappella Brancacci furono solo leggermente danneggiati: furono completamente restaurati tra il 1983 e il 1990 e ora possiamo ammirarli nella loro magnificenza originale.

Sulla parete sinistra: sopra, il capolavoro di Masaccio, l’Espulsione di Adamo ed Eva dal Paradiso; al suo fianco c’è un altro affresco di Masaccio, il Pagamento del Tributo, che contiene un autoritratto dell’artista; sotto, l’ultimo affresco completato da Masaccio, San Pietro Intronizzato; la scena successiva, San Pietro Rianima il Nipote dell’Imperatore, fu iniziata da Masaccio e completata da Filippino Lippi, che dipinse anche l’affresco che mostra San Pietro in Prigione. Sulla parete centrale: San Pietro Predica, di Masolino, e tre affreschi di Masaccio con Episodi della Vita di San Pietro.

Sulla parete destra: sopra, due affreschi di Masolino (la Tentazione di Adamo ed Eva e San Pietro Rianima Tabita) e uno di Masaccio, San Pietro Guarisce uno Zoppo; sotto, tre affreschi di Filippino Lippi: Un Angelo Libera San Pietro dalla Prigione; San Pietro e San Paolo davanti al Proconsole e Crocifissione di San Pietro.