Corridoio Vasariano riaprirà al pubblico il 27 Maggio 2024

Il Corridoio Vasariano riaprirà al pubblico il 27 maggio 2024

Il Corridoio Vasariano riaprirà al pubblico il 27 maggio 2024

Il Corridoio Vasariano di Firenze riaprirà al pubblico nel maggio 2024 al termine degli importanti lavori di ristrutturazione, ha detto mercoledì il direttore degli Uffizi Eike Schmidt.

Il fascino del segreto, dell’esclusivo e l’accesso elitario dai costi stratosferici al Corridoio
Vasariano erano alcune delle caratteristiche di spicco di questo luogo, lo scenografico passaggio di quasi 1 chilometro che collega Palazzo Vecchio a Palazzo Pitti passando sopra Ponte Vecchio -e che quindi determina non solo l’urbanistica del centro storico fiorentino ma anche l’immagine iconica del Ponte unico al mondo di Firenze.


Nel 2024 il Corridoio Vasariano sarà di nuovo accessibile a tutti.


La più grande collezione di autoritratti degli artisti esistente al mondo che era all’interno del
Corridoio Vasariano (circa 1776, di cui oltre 600 esposti alle pareti), tornerà infatti a essere visibile all’interno degli Uffizi.

Corridoio Vasariano riaprirà al pubblico il 27 maggio 2024


Il Corridoio, costruito in soli sei mesi , per volere di Cosimo I, da colui a cui deve appunto il
proprio nome, Giorgio Vasari, è stato chiuso nel 2016 per lavori di ammodernamento all’interno di un ambizioso programma di allestimento museografico degli Uffizi ad opera del direttore Eike Schmidt.

Corridoio Vasariano riaprirà al pubblico il 27 Maggio 2024
Corridoio Vasariano


Nel piano nobile della Galleria andranno circa 50 dei più importanti autoritratti di artisti che erano nel Corridoio Vasariano tra cui figuravano Rembrandt, Raffaello, Van Dyck, Rosalba Carrera, Velasquez, Jacques Louis David, Canova, Hayez, Delacroix, Ingres, Pelizza Da Volpedo, Marc Chagall, Folon, Pistoletto. Un corpus scelto di poche di queste opere, sarà integrato a rotazione da 730 opere che erano del Vasariano, e con altre 1800 opere della collezione medicea.

Corridoio Vasariano riaprirà al pubblico il 27 Maggio 2024

La raccolta degli autoritratti fu voluta dal Cardinale Leopoldo che chiese a diversi artisti allora
viventi, il loro autoritratto e ne acquistò alcuni anche del secolo precedente . All’inizio, questi
autoritratti erano circa 80, dislocati tra i suoi appartamenti a Palazzo Pitti e la Guardaroba di
Palazzo Vecchio. Cosimo III incrementò la collezione e la espose agli Uffizi, in seguito i Granduchi di Lorena e i Re d’Italia aumentarono il numero di questi autoritratti che è in continua crescita per la prestigiosa collocazione a cui ambiscono.

Alcuni autoritratti sono copie ed è un falso l’autoritratto di Leonardo ripreso da quello della Biblioteca Reale di Torino. Nel 1569 una Bolla Papale sancirà il nuovo status di Cosimo I come “Magnus Dux Etruriae” e quindi la nascita del Granducato di Toscana.

Corridoio Vasariano riaprirà al pubblico il 27 maggio 2024

Il tutto appena dunque quattro anni dopo la costruzione del Vasariano nel 1565,costruito in occasione del matrimonio tra Francesco I de’Medici e Giovanna D’Austria, probabilmente anche perché il matrimonio del figlio di Cosimo I con una donna della casa degli Asburgo, aveva conferito un respiro internazionale a Firenze che aveva osato ‘firmare’ ad opera dei Medici, un progetto noto come “Il Percorso del Principe” che si dipanava incurante delle preesistenze urbanistiche e architettoniche dalla Camera Verde dell’appartamento di Eleonora in Palazzo Vecchio fino ad arrivare a Pitti.

Al posto della celeberrima collezione di autoritratti, al Vasariano andranno epigrafi romane che narreranno quello che è così difficile rinvenire per i non addetti ai lavori, in tracce visibili e macroscopiche nella Firenze contemporanea, cioè la sua origine romana che non vanta zone archeologiche monumentali come i Fori Imperiali a Roma. Firenze nascerà infatti come città di fondazione romana ad opera della legge agraria del 59 a.C. con Giulio Cesare dalla colonia Florentia risalente secondo alcuni invece al periodo augusteo, ovvero tra il 30 e il 15 a.C.

I passi d'oro di Roberto Barni agli Uffizi (2013)
I passi d’oro di Roberto Barni agli Uffizi (2013)

Una parte del Corridoio Vasariano e gli Uffizi furono danneggiati dalla Strage dei Georgofili del 27 maggio 1993 come sottolinea anche l’artista pistoiese Roberto Barni con la statua in bronzo dorato visibile a circa 20 metri in altezza da via de’Georgofili, intitolata “I passi d’oro” per l’’anniversario del 2013. Una statua che tenta di superare la tragedia affermando il valore della rinascita che è prerogativa dell’arte.

Sarà dunque proprio il 27 maggio del 2024 che verrà inaugurata la riapertura del Corridoio anche per ragioni che riaffermano il valore di questo luogo dalle articolate vicissitudini e ricco di storia.

e per chi voglia visitare il Corridoio Vasariano prima della riapertura del 27 maggio prossimo,
il Corridoio Vasariano riaprirà prima del suo nuovo assetto definitivo dal 17 gennaio al 27 aprile in visite guidate esclusivamente in italiano che saranno fatte dal personale interno del museo.
Ci saranno 2 tour al giorno: il martedì e il giovedì con orario di inizio alle 9.00 e alle 11.30, mentre il mercoledì e il venerdì alle 14.00 e alle 16.30.

Il numero massimo di partecipanti a tour, sarà non superiore alle 25 persone, per singoli e famiglie o gruppi inferiori a 5 persone a prenotazione.
Il costo sarà di 10.50€ ( 4.00€ di prenotazione+6.50€ corrispondenti al biglietto degli Uffizi).
Per gruppi con più di 5 pax le tariffe saranno diverse.

Si potrà prenotare per max 25 persone a gruppo fino a esaurimento posti, telefonando alla Firenze Musei 055-294883 dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30 e il sabato dalle 8.30 alle 12.30. o andando nel sito www.firenzemusei.it

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Il percorso del Corridoio Vasariano in 60 secondi

L’autore dell’articolo è Irene Vaj.

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